Trittico San Francesco - vmarianidesign, a personal gallery

vmarianiDesign
A Personal Gallery
Vai ai contenuti

Trittico San Francesco

Dipinti / Paintings



Dati tecnici.                                                                                       

L’opera è composta da tre pannelli di legno tamburato (cm 100x300x7 cad.) sagomato in cima. Il retro dei pannelli è nero. Sul lato decorato, una rete metallica puntellata da decine di lunghi chiodi inseriti solo per metà della loro lunghezza nel legno accoglie e dà consistenza e stabilità a numerose colate di gesso liquido mescolato con collante di origine animale. Raggiunto lo spessore voluto, il gesso è stato levigato, livellato e trattato con del sigillante per coprirne la porosità. A questo punto è stato riprodotto il disegno del bozzetto, adattandolo alle dimensioni del supporto. Si è quindi proceduto alla realizzazione del bassorilievo: questa fase è stata particolarmente laboriosa in quanto il gesso, non avendo la consistenza del marmo, spesso ha ceduto sotto lo scalpello, rendendo così necessaria una rimodellazione con stucchi della parte interessata  secondo necessità. Il bassorilievo è stato quindi nuovamente sigillato e successivamente ricoperto con una speciale missione adesiva sulla quale, una volta quasi completamente essiccata, è stata stesa la sottilissima lamina di metallo simil-oro (ottone in foglia) che conferisce la colorazione dorata al lavoro. Il cielo invece è stato reso con smalti sintetici.  

Tutto il bassorilievo è stato poi ombreggiato ed “invecchiato” per conferire vetustà all’opera, e finalmente  fissato e protetto da numerose velature di gomma lacca naturale.
Le lettere del sigillo dell’ordine ("Charitas") sono in lamina d’ottone , mentre le lettere della dedica in basso ("Francisco Paullano Dicatum" / Dedicato a Francesco di Paola), sono in bronzo. Complessivamente, l’opera ha richiesto circa un anno e mezzo  di lavorazione, anche a causa dei tempi di asciugatura delle numerose colate di gesso, del sigillante, della missione adesiva , dei fissativi, degli smalti e della lacca finale.
Commissionato per farne dono alla comunità dei frati minimi da parte di un noto ingegnere tarantino , Dr. Luigi Perrone, il trittico fu consegnato al convento il 26 Gennaio 1991 e temporaneamente collocato nella sala mensa, in attesa della sua finale ed attuale collocazione, alla fine dei lavori di restauro dello stesso convento, allora in corso, lavori diretti dal citato professionista.






Bozzetto preparatorio dell'Opera


L’ Opera

L’opera descrive sinteticamente la vita ed alcuni miracoli del santo di Paola. Nel pannello di sinistra sono raffigurati, dal basso in alto, il fenomeno delle fiamme sul tetto della casa natale di Francesco alla sua nascita, l’attuale convento a lui dedicato a Paola ed il primo miracolo che il Santo fece resuscitando un giovane locale. Sopra il paesaggio montuoso della sua Calabria, vola la colomba simbolo della divinità.
Il pannello centrale è dominato da due grandi  figure : in basso il Santo nella sua più classica accezione iconografica tradizionale, un crocifisso alle sue spalle inteso come supporto e sostegno spirituale e l’Arcangelo San Michele  che  discende dal cielo a consegnarGli un fulgido e fiammeggiante scudo sul quale spiccano le lettere del simbolo dellOrdine dei frati minimi creato da Francesco.Nel Pannello di destra, sempre dal basso verso l’alto, è descritto il miracolo dell’attraversamento dello Stretto di Messina sul suo mantello, con uno dei due frati accompagnatori, dopo che un pescatore si rifiutò  di trasportarlo sulla sua barca.  Più su è rappresentato idealmente l’incontro di Francesco col Papa(Sisto IV) e con il Re di Napoli prima(Ferdinando d’Aragona) e di Francia poi (Luigi XI), cioè l’incontro della minima realtà devozionale con la massima espressione del potere temporale e religioso. Il profilo delle torri sullo sfondo e del tempio in primo piano simboleggiano l’epressione materiale di tali autorità.
Le varie parti dell’intera scena ‘poggiano’ su un mare di nuvole, allo scopo di  elevare gli episodi terreni della vita del Santo ad una dimensione più alta, più spirituale, più consona al soggetto rappresentato.
Il netto bi-cromatismo oro/blu  dà l’idea del gusto pittorico dell’epoca così come il tratto primitivo del disegno rende l’essenzialità della pratica religiosa di San Francesco.
In fondo ai Pannelli si trova la dedica: “Francisco Paullano Dicatum” e, più a destra una targhetta col nome dell’Autore (Vincenzo Mariani) e la data di completamento del lavoro :1990.



Collocazione attuale dell'opera nel Convento di San Francesco di Paola a Grottaglie (TA)


http://www.grottaglieturismo.it/portale/info/id30.asp




                                   

L' Autore

Oro Sacro e smalti orientali


   In sintesi, i due tratti caratteristici delle opere di V.Mariani.
  Dai numerosi temi ispiratori e dalla varietà delle tecniche adoperate emergono con primitiva semplicità e quindi con notevole efficacia i due principali interessi oggetto di esplorazione della sua attività pittorica.
   Nella apparente distanza geografico-temporale tra le due fonti di ispirazione, un nesso emotivo avvicina, e talvolta sovrappone, le relative tematiche: l'immediatezza del messaggio, la rappresentazione dell'intento artistico 'sic et simpliciter', senza condizionamenti stilistici di mode o correnti.
   Questo è vero sia nelle  trasposizioni di antichi soggetti a sfondo religioso, dove l'elemento sacro è reso quanto più realisticamente possibile, col chiaro intento di permettere una più ampia fruizione culturale, sia nei vivaci acquerelli, graziose ceramiche e importanti lacche orientali d'un tempo, grazie ad un genuino incantamento di fronte a visioni naturali (paesaggi, voli di uccelli, alberi in fiore) ed a una innata purezza lirica fissata in ogni manufatto.
   Varie sono le forme e le tecniche usate: segni e cromatismo tipici dell'epoca medioevale (Pala di San Francesco di Paola), dell'area russa (icone), iconografia orientale (cineserie), resi con materiali e supporti vari (smalti piuttosto che olii tradizionali , colle di origine animale, diluenti moderni oppure all'uovo (icone) ,oro in foglia su gesso e terracotta e procedimenti  sempre tradizionali.
  Talvolta, alcuni elementi o situazioni descrittive tipiche di tempi antichi sono resi in una maniera grafica caratterizzata da una immediatezza ed una essenzialità da essere percepiti come  elementi di un manifesto o poster, simboli di una comunicazione visiva del nostro tempo.

Vincenzo Mariani, dopo gli studi universitari completati in Italia, ha trascorso un lungo periodo di lavoro negli Stati Uniti, prestando la sua opera come restauratore e decoratore per alcuni noti antiquari. In  questo periodo, grazie alla collaborazione con artigiani orientali  ed anche alla presenza di una grande comunità cinese (San Francisco), ha approfondito la sua conoscenza dell'arte cinese e la sua iconografia, soprattutto nella decorazione e restauro  di mobili ed accessori laccati , sia originali che fedeli riproduzioni.
In quel periodo ha anche frequentato corsi di grafica commerciale e ha completato uno stage di sei mesi presso una nota compagnia specializzata in design pubblicitario, acquisendo così una familiarità con i diversi aspetti  del  mondo del disegno.
Attualmente, la sua produzione artistica si affianca all’ attività ufficiale di consulenza linguistica  (traduzioni professionali ) , di grafica web e DeskTopPublishing.


A Personal Gallery - MRNVCN51H26L049X -Taranto, Italy
Torna ai contenuti